Francesco
Vescovo e Servo dei Servi di Dio,
al Venerabile fratello,
Pietro Lagnese
Vescovo di Caserta,
eletto anche Arcivescovo di Capua,
salute e benedizione.
Il saggio terrà sveglio il suo cuore di primo mattino rivolto al Signore; alla presenza dell’Altissimo supplicherà per i suoi peccati; ogni giorno terrà aperta la sua bocca in preghiera. Infatti, colui che plasma la sua anima secondo il timore del Signore e medita senza sosta la legge di Dio, sarà ricolmato da Dio dello spirito di sapienza e di intelletto (cfr. Sir 39,5-6). Di ciò consapevoli, Noi, con il desiderio di adempiere con sollecitudine al dovere di Pastore della Chiesa universale, ci impegniamo per mettere alla guida delle singole comunità ecclesiali dei Vescovi zelanti, che siano dotati della sapienza del cuore. E così, nel voler assegnare un nuovo Presule all’Arcidiocesi di Capua, dopo la rinunzia al governo della medesima Chiesa da parte del nostro Venerabile Fratello, Salvatore Visco, abbiamo rivolto la nostra attenzione a te, Venerabile Fratello, attualmente alla guida della Comunità Casertana. Pertanto, nella pienezza della Nostra potestà apostolica, dopo aver ascoltato il parere del Dicastero per i Vescovi, ti nominiamo anche Arcivescovo di Capua e allo stesso tempo decidiamo che nella persona del Vescovo siano unite le Chiese di Capua e di Caserta e che tu stesso sia l’unico Vescovo dell’una e dell’altra Sede, con l’immediata attribuzione di tutti i diritti e i doveri che vi sono annessi che, a norma delle leggi canoniche, riguardano la tua persona e la tua condizione. È inoltre necessario che tu dia comunicazione di questa Nostra decisione al clero e ai fedeli del popolo di Dio di Capua e di Caserta affidati alla tua cura pastorale. Esortiamo clero e fedeli tutti perché, con la tua guida, osservino nella vita di ogni giorno i precetti del Signore con maggiore diligenza manifestando di essere fedeli discepoli di Cristo nel mondo. Infine, non siamo ignari, o Venerabile Fratello, delle fatiche e delle opere che ti attendono in questo servizio. Tu, però, fortificato dalla meditazione dei precetti evangelici, già temprato e formato dai compiti precedentemente assolti con abilità e competenza, sarai in grado di portare molto aiuto a quest’altra Comunità, così che i fedeli siano incoraggiati ad agire con coerenza di fede, proprio secondo l’esortazione di san Gregorio Magno: “Un’opera buona quando splende attraverso la vitalità operosa del corpo, è come una lampada che fa brillare la luce da un vaso d’argilla” (Moralia in Job, XXII, 6).
Dato a Roma, in Laterano, il giorno 11 del mese di dicembre dell’anno del Signore 2023, undicesimo del nostro Pontificato.
Francesco