“Papa Benedetto XVI: la teologia vissuta in ginocchio”

Il Vescovo Pietro, il 4 gennaio mattina, insieme ai diaconi, i presbiteri e religiosi della diocesi, ha celebrato nella Chiesa Cattedrale la Santa Messa in suffragio del Papa emerito Benedetto XVI. Nella sua omelia ha preso spunto dal vangelo della liturgia del giorno, Giovanni 1,35-42, per delineare in maniera sintetica i tratti della personalità di Papa Benedetto: «Nel testo evangelico emerge la figura di Giovanni Battista che indica Gesù come “l’Agnello di Dio”. Anzi Giovanni Battista “è l’indice puntato verso Gesù”. Papa Benedetto nella sua vita e nel suo ministero, prima come teologo, poi come Vescovo e Successore di Pietro, è vissuto con questa intenzione: richiamare la centralità di Cristo nel mistero della salvezza. Il Signore Gesù è l’Agnello che toglie i peccati del mondo. La sua teologia è stata vissuta in ginocchio, è stato un teologo che studiava e contemplava in ginocchio, coì come ha affermato Papa Francesco parlando del suo predecessore. Papa Benedetto ha voluto servire il Signore senza servirsi del Signore, ha voluto servire la Chiesa senza servirsi della Chiesa. Per questo con grande libertà, quando le forze gli venivano meno, si è fatto da parte come Giovanni Battista. Ciò che conta nella Chiesa non è il ruolo che si ricopre, ma servire il Signore, annunciarlo per farlo incontrare. Noi gli siamo grati per la sua testimonianza: un uomo libero che ha cercato e amato il Signore con tutte le sue forze. Siamo grati per il suo servizio alla Chiesa, per il suo ministero di teologo, di Vescovo, di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede per quindici anni accanto a San Giovanni Paolo II e poi come Successore di Pietro. Il suo è stato un impegno senza risparmiarsi. E infine gli sono grato personalmente perché, dieci anni fa, mi ha voluto vescovo. Lo affidiamo alla misericordia di Dio e a lui chiediamo di pregare perché la Chiesa continui la sua missione: annunciare Cristo, l’unico Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre, e ad essere come Giovanni Battista l’indice puntato verso il Cristo, questo segnale che indica che non c’è salvezza se non nel nome di Gesù».